"Il libro di un pazzo" è una raccolta di note autobiografiche che passano in rassegna tutte le esperienze più estreme occorse nell'esistenza di Giovanni Antonelli (Sant'Elpidio a Mare 1851 - 1909?), ed è al contempo un ritratto vivido e feroce dell'Italia postunitaria attraverso le figure adibite al controllo sociale, i medici, le forze dell'ordine, i giudici. La seconda parte del libro contiene una scelta delle poesie dell'autore, dimenticate per oltre cento anni. Antonelli è considerato un esponente del pensiero anarchico italiano, ma di lui si occuparono, quando era ancora in vita, anche Enrico Morselli (suo medico) e Cesare Lombroso, che gli dedica un intero capitolo in "Genio e follia". Prefazione di Massimo Gezzi. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.