Il capolavoro di Matilde Serao. A cura di Fania Pozielli. Una preziosa testimonianza storica su Napoli e sui napoletani. Un'opera che ha la forza della verità e della denuncia, di straordinaria attualità: "Questo ventre di Napoli, se non lo conosce il governo, chi lo deve conoscere? A che sono buoni tutti questi impiegati alti e bassi, questo immenso ingranaggio burocratico che ci costa tanto?". Questa opera di Matilde Serao su Napoli, sua città d'adozione, è stata scritta a cavallo tra XIX e XX secolo. La autrice descrive e delinea, con tono accorato, Napoli e la napoletanità. Denuncia senza mezzi termini misfatti politici, urbanistici e di disuguaglianza sociale, addolcendo i toni solo per descrivere il carattere dei napoletani, toccando temi quali il lotto, la pietà, le case del popolo, il senso di maternità delle donne di Napoli. Un reportage modernissimo, che fa riflettere e paragonare l'oggi al passato e suscita molte domande.
L'Autore: Matilde Serao nasce a Patrasso nel 1856, studia e compie i suoi primi passi nel mondo del giornalismo a Napoli. Lavora per cinque anni come redattrice a Roma per la rivista Capitan Fracassa. Sposa Edoardo Scarfoglio direttore de Il Corriere di Roma. Fondano insieme Il Corriere di Napoli e successivamente Il Mattino. La sua produzione letteraria è vastissima, le sue opere più famose sono Fantasia, La conquista di Roma, Il romanzo della fanciulla, Il ventre di Napoli e Vita e avventure di Riccardo Joanna. Concluso il sodalizio pubblico e privato con Scarfoglio, è la prima donna a fondare un quotidiano, Il Giorno. Sposa Giuseppe Natale da cui avrà la figlia Eleonora. Nel 1926 ottiene la candidatura al premio Nobel per la letteratura. Muore a Napoli nel 1927.