Il volume presenta i risultati di una ricerca empirica che ha indagato l'introduzione dei braccialetti elettronici nel sistema penale italiano, esplorando come queste innovazioni abbiano significativamente modificato la fisionomia del sistema di giustizia penale.
Attraverso una prospettiva socio-giuridica, il testo indaga l'impatto delle tecnologie di sorveglianza sulle pratiche giudiziarie e sulla selettività dei processi di criminalizzazione, offrendo un'analisi dell'evoluzione delle politiche di controllo.
La ricerca propone inoltre una riflessione critica su questa nuova era della penalità, avviando un dibattito sui rischi e le implicazioni etiche delle nuove forme punitive.
I risultati emersi mostrano come la tecnologia, lungi dall'essere un'alternativa al carcere, stia diventando piuttosto un diffuso strumento di controllo sociale, capace di travalicare i confini tradizionali della penalità e infiltrarsi nelle varie sfere della vita quotidiana.