Ripercorrendo i brani del Pentateuco dell'Historia Scholastica, esaminati sotto una luce filologica e storico-letteraria, si delinea il ruolo preponderante di Flavio Giuseppe non solo come fonte e modello, ma anche come primo interprete della verità storica della Bibbia nell'opera di Pietro Comestore. Il magister parigino si affida a Giuseppe per risolvere difficoltà testuali, riempire lacune narrative, illustrare le leggi e il culto, arricchire la narrazione con passaggi avvincenti o istruttivi. Sullo sfondo del vivace milieu delle scuole di Parigi del XII secolo e dei complicati rapporti tra Ebrei e Cristiani, Comestore si distingue per un uso aperto e moderno, non solo dello storiografo ebraico, ma anche di numerose fonti rabbiniche (Talmud, Midrash, la scuola di Rashi), che arricchiscono il suo manuale biblico senza subire alcuna censura.